Basso con 2 corde di Mark Sandman

Grayson at en.wikipedia [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)]
Grayson at en.wikipedia [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)]

Uno degli strumenti che mi ha affascinato moltissimo nel corso degli anni è stato sicuramente il basso con 2 corde utilizzato da Mark Sandman, front-man dei Morphine. Maestro della ricerca sonora, pur rifacendosi alla tradizione blues del Diddley Bow, ha creato un modo nuovo di pensare il basso elettrico, influenzando non di poco la scena alternative rock degli anni ’90.

In un’intervista televisiva, alla domanda “perché utilizzi questo basso con 2 corde?“, la risposta di Mark era che da piccolo aveva imparato con una sola corda e che crescendo ha saputo usarne solamente due. Naturalmente, dietro il sarcasmo dell’aneddoto raccontato della rock star si cela invece un grande studio sonoro che mi sono permesso di imitare.

Avendo a disposizione un vecchio basso (il mio prima basso comprato da ragazzino) ho utilizzato quello. L’ho smontato e customizzato per poter emulare il sound dei Morphine. Ho girato un po’ sui forum per captare informazioni utili, che, anche se frammentate, mi hanno portato ad un buon risultato.

Cosa ho smontato

Innanzi tutto, volendo costruire un basso con 2 corde, ho smontato le corde in eccesso e le relative chiavi nella paletta. Ho poi montato le due corde più sottili (il SOL e il RE) nelle posizioni centrali per fare in modo che la tensione dello strumento risultasse bilanciata. Anche il basso dei Morphine, pur essendo un modello di basso particolare e diverso dal mio, funzionava allo stesso modo. Mark Sandman, infatti, di solito utilizzava un Waterstone Premier Bass, ma avrebbe potuto usare ogni altro basso elettrico (o quasi!).

Grayson at en.wikipedia [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)]
Mark Sandman live. Credit: Grayson at en.wikipedia [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)]

Accordatura

L’accordatura è un po’ strana ed io la uso diversa a seconda del brano da eseguire, ma in generale un buon modo è quello di tenere una distanza di quinta tra la corda più bassa e la più acuta, un po’ come se fossero le corde più gravi di una chitarra DROP RE.

Le accordature più usate da me (e da Mark) sono RE – LA oppure DO – SOL, dove la corda più bassa è il RE di una muta di corde normali (ma inserita nel buco del LA per le questioni di tensione citate prima) e la più alta è il SOL di una muta di corde normali (ma inserita nel buco del RE).

È importante avere questa distanza tonale al fine di un uso più agevole del bottleneck, elemento caratteristico del sound dei Morphine.

Vi lascio con una mia registrazione in studio di un brano della tradizione blues, che viene di solito eseguito con il bottleneck e la chitarra con l’accordatura aperta di RE. Qui ho voluto usare questo splendido basso che ho conosciuto grazie ad uno dei gruppi più spettacolari della storia del rock.

Enojy it!

Giando

2 commenti

  1. Bravo! Sono un fan dei Morphine da sempre, visti 2 volte a Palestrina, anche quando Mark Sandman venne a mancare. E ci manca tantissimo, anche se Orchestra Morphine prima e Vapors of Morphine poi, portano egregiamente avanti il lavoro di Mark.
    Un abbraccio caloroso!

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